L’anestesia è una disciplina medica che si occupa di:
- permettere al paziente di essere sottoposto ad un intervento chirurgico (o altra prestazione diagnostica terapeutica) nel massimo comfort.
- garantire al chirurgo condizioni ottimali (rilassamento muscolare se necessario) anche negli interventi più complessi.
E’ uno stato indotto farmacologicamente, temporaneo e reversibile, in cui vengono abolite le sensazioni dolorose. Nel caso dell’anestesia generale viene anche indotto un coma “artificiale” , definito narcosi, in cui si possono riconoscere diverse componenti:
- sedazione;
- perdita di coscienza;
- rilassamento muscolare;
- riduzione della sensibilità al dolore fino alla sua completa abolizione;
- abolizione delle risposte riflesse agli stimoli.
Cos’è e quando si può fare la peridurale?
La somministrazione dell’anestesia per via peridurale è una procedura consolidata per il controllo del dolore durante il travaglio.La analgesia viene iniziata su richiesta materna a travaglio avviato, ovvero quando c’è una dinamica uterina valida, si contano di solito 3 contrazioni in 10 min e una dilatazione di 3-4 cm; la analgesia peridurale interviene sulle fibre nervose che conducono lo stimolo doloroso e determinando l’annullamento del dolore, si assiste a una ridotta iperventilazione, ridotto consumo di ossigeno ridotta ansia della mamma che viene messe a suo agio nella gestione del travaglio; viene mantenuta la capacità motoria, la donna può assumere altre posizioni anche quella ortostatica, può deambulare sempre però nelle vicinanze del cardiotocografo poiché viene monitorata la frequenza cardiaca fetale in continuo.
Come influisce la partoanalgesia sulla progressione del travaglio?
Non ci sono modificazioni sostanziali della dinamica uterina mentre può essere necessario il ricorso all’ossitocina, la dilatazione della cervice può essere aumentata e si assiste a un allungamento della seconda fase del travaglio ma senza modificare l‘outcome neonatale. La risposta a questa domanda verrà data in sede specifica da anestesisti esperti che hanno un know how specifico per la gestione dell’analgesia durante il< travaglio.
Che rischi ci sono nel fare la peridurale per la mamma?
L’anestesia per via peridurale è una procedura collaudata per cui i rischi di complicanze o danni materni sono minimi. Tuttavia, come ogni procedura medica invasiva, può in rari casi determinare alcune complicanze nell’immediato post-partum, come una più difficoltosa ripresa della minzione spontanea o l’insorgenza di mal di testa e sensazione di vomito nella seconda e terza giornata dopo il parto.
La peridurale è pericolosa per il bambino?
L’anestesia peridurale è molto sicura per il bambino, in quanto il farmaco sostanzialmente non penetra nella circolazione fetale. Ad ogni modo le donne vengono monitorate dai minuti immediatamente successivi alla procedura con un tracciato cardiotocografico . Gli effetti sul feto sono un riflesso di quello sulla mamma e si traducono in una migliore ossigenazione del nascituro In determinate condizioni patologiche per esempio obesità, ipertensione, preeclampsia e diabete, la possibilità di fare l’analgesia peridurale dona un valido aiuto al buon andamento del travaglio. La presenza del cateterino peridurale consente la conversione della analgesia in anestesia chirurgica in caso di taglio cesareo urgente e questo riduce i rischi e i tempi della tecnica eseguita in urgenza.
