Professor Lorenzo Spaggiari, Direttore Chirurgia Toracica e Programma Polmone Istituto Europeo di Oncologia di Milano, Professore Ordinario di Chirurgia Toracica Università degli Studi di Milano
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Tumori

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Che cos'è'?

Il tumore al polmone è uno fra i più comuni e seri tipi di cancro. In Italia ogni anno vengono diagnosticati circa 45.000 nuovi casi e in particolare, nel nostro Paese, questa neoplasia è la prima causa di morte per tumore negli uomini e la seconda nelle donne, con quasi 34.000 decessi in un anno.

Tumore ai polmoni

Il tumore del polmone si genera nelle cellule che costituiscono bronchi, bronchioli e alveoli arrivando anche a formare in alcuni casi una massa che ostacola il flusso dell'aria.
Non esiste un solo tipo di tumore al polmone bensì diverse forme della malattia.
Il polmone inoltre può diventare la sede di metastasi di tumori che colpiscono altri organi (per esempio quello della mammella).

Un tumore che si genera in prima istanza nei polmoni è definito tumore primario, invece un tumore che ha origine in un’altra sede del corpo e poi si diffonde ai polmoni viene chiamato tumore secondario.

Dalla comunità scientifica sono riconosciuti due diversi tipi di tumore primario del polmone e sono caratterizzati e classificati dal tipo di cellule da cui crescono.

Classificazione

La classificazione istopatologica raccomandata per il tumore polmonare è quella della World Health Organization (WHO). Più del 95% dei carcinomi polmonari è riconducibile a quattro istotipi principali:

  • carcinoma squamoso (CS), 25-30% il carcinoma spinocellulare (detto anche squamocellulare o a cellule squamose) rappresenta il 25-30 per cento dei casi e nasce nelle vie aeree di medio-grosso calibro dalla trasformazione dell'epitelio che riveste i bronchi, provocata dal fumo di sigaretta. È il tumore polmonare con la prognosi migliore.
  • l'adenocarcinoma rappresenta circa il 60 per cento dei casi e si localizza, al contrario dei precedenti, in sede più periferica e cioè a livello dei bronchi di diametro minore. È il tumore polmonare più frequente tra chi non ha mai fumato e talvolta è dovuto alla presenza di cicatrici polmonari (per esempio per vecchie infezioni tubercolari o per pleuriti).
  • Il carcinoma a grandi cellule è meno frequente (10 per cento) e può comparire in diverse aree del polmone. In genere tende a crescere e a diffondersi piuttosto rapidamente.
  • adenocarcinoma (ADC), 60%
  • carcinoma a grandi cellule (CGC) 10%

Tutti questi insieme vengono definiti “non a piccole cellule” per distinguerli dall’ultimo istotipo:

  • carcinoma a piccole cellule o microcitoma

Nei paesi occidentali, la frequenza dell’ADC è in netto incremento (>50%), mentre CS e microcitoma sono in significativa riduzione.

Nel restante 5% dei casi il tumore non prende origine dall’epitelio ma da tessuti diversi

Negli ultimi anni, la precisa definizione istologica dei carcinomi del polmone non-a piccole cellule (NSCLC, Non- Small Cell Lung Cancer) è divenuta critica per lo sviluppo di nuove terapie differenziate in base all’istotipo.

La caratterizzazione molecolare dei tumori del polmone è un elemento fondamentale del percorso di diagnosi e cura del paziente, alla luce della possibilità di prescrivere trattamenti a bersaglio molecolare in popolazioni selezionate per la presenza o l’espressione di un determinato marcatore.

Una volta identificato il tipo istologico del tumore si vanno a ricercare mutazioni di EGFR e BRAF, traslocazioni a carico di ALK e ROS-1, valutazione dei livelli di espressione di PD-L1

Mortalità

Il tumore del polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro negli uomini e la seconda nelle donne.

 

Tumore ai polmoni