ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda
ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda
Ospedale
Piazza Ospedale Maggiore 3
20162
Milano
02 64441

Il 10 ottobre 1939 l’ospedale accoglieva il suo primo paziente.

La scelta di costruire un nuovo ospedale a nord della città si inseriva in un complesso di operazioni economico-infrastrutturali che dovevano rispondere alle necessità emergenti della popolazione.

Per realizzarlo fu necessario mettere in campo professionisti di diversi settori con nuove idee in campo architettonico e urbanistico. Da sempre, infatti, Niguarda ha rappresentato un modello e un riferimento anche per quanto riguarda l'architettura ospedaliera: in Italia, forse per la prima volta, la tipologia a padiglioni fu coniugata con l'ospedale monoblocco tipico degli Stati Uniti.

Come progettisti furono interpellati l'ing. Giulio Marcovigi e l'arch. Giulio Arata con la sovrintendenza sanitaria del prof. Enrico Ronzani.

In 7 anni di lavori (il cantiere fu aperto ufficialmente nel 1932), gli oltre 1.000 operai portarono a compimento un progetto ambizioso e innovativo: su una superficie di 322 mila metri quadrati, furono edificati quasi 55.000 metri quadrati di edifici, 132mila occupati da strade e piazzali, 135 mila sistemati a giardino e prato, con pini, abeti, cipressi, magnolie, olmi, betulle….Il “più bell’ospedale giardino d’Europa”, come fu definito in quegli anni, aveva all’apertura 1.500 posti letto, oltre ai 775 per il personale di assistenza.

I punti di forza dell’ospedale del ‘39, rivoluzionario per l’epoca, erano una maggiore attenzione al contenimento delle infezioni ospedaliere, grazie una minore promiscuità dei malati, e una migliore organizzazione dello spazio. La planimetria rifletteva queste caratteristiche: numerosi padiglioni messi in comunicazione attraverso porticati e strade sopraelevate, con tetti adibiti ad aree di convalescenza. Nei sotterranei si costruì un’efficiente rete di cunicoli per il trasporto intra-ospedaliero.
L'imponente architettura razionalista, tipica degli anni '30, e le opere d’arte qui conservate fanno di Niguarda un luogo tutelato dalle belle arti.

 

La storia recente


Nel 1978 l'ospedale acquisisce una sua autonomia dall’Ospedale Policlinico di Milano. Nel 1993 viene individuato come ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione e riconosciuto Azienda Ospedaliera.

Nei primi anni del 2000 Niguarda ha intrapreso un programma pluriennale di ristrutturazione edilizia e ammodernamento tecnologico e organizzativo, concluso nel 2014. Questo percorso ha portato al superamento del concetto tradizionale di reparto a favore di un approccio multidisciplinare adeguato alle differenti necessità del paziente.

Dai numerosi padiglioni del progetto originale, l’ospedale si è riorganizzato in tre grandi poli, blocco DEA, blocco Sud e blocco Nord, che corrispondono rispettivamente aree a differente intensità di cura:

emergenza-urgenza

alta intensità (fra cui trapianti, oncoematologia e chirurgia specialistica)

media intensità e materno infantile

Il Nuovo Ospedale si distingue per l’organizzazione di alcuni percorsi di diagnosi e cura organizzati con équipe multidisciplinari in centri polispecialistici.

Nel 2016, con la riforma del sistema socio- sanitario della Regione Lombardia, Niguarda acquisisce una serie di competenze e attività sociosanitarie e viene costituita l’Azienda Socio – Sanitaria Territoriale (ASST) Grande Ospedale Metropolitano Niguarda.

Niguarda è un Grande Ospedale Metropolitano con competenze sociosanitarie per cure territoriali.
Sede di tutte le specialità cliniche e chirurgiche per l’adulto e il bambino, è un centro di riferimento per Milano, dove ha sede, per la Regione Lombardia e per l'Italia.

L'insieme di queste due realtà ne definisce l’orientamento: integrare le cure specialistiche con quelle sociosanitarie territoriali, in sinergia con tutti gli attori coinvolti nella tutela della salute del cittadino.


Nel 2020 è l’unico centro italiano ad entrare nella “top 50” dei migliori ospedali al mondo secondo la rivista americana Newsweek.

Aperto il 10 ottobre 1939, si è evoluto nel tempo e soprattutto nell’ultimo decennio ha affrontato una complessa trasformazione strutturale e organizzativa in cui multidisciplinarietà, tecnologia e integrazione sono stati gli elementi chiave del suo cambiamento.


La sua identità ruota intorno a 4 caratteristiche peculiari:

1) Assistenza completa
40 sale operatorie, 350 ambulatori, oltre 70 reparti, 1.167 posti letto: a Niguarda ci prendiamo cura tutte le patologie dell’adulto e del bambino, affrontate con un approccio multidisciplinare.
 

2) Trattamento di patologie ad elevata complessità
L’Ospedale è in grado di gestire in modo particolare patologie altamente complesse grazie alle competenze sull’urgenza e sul trauma, con attività ultraspecialistiche e ad un approccio multidisciplinare.
 

3) Continuità assistenziale
Grazie ai servizi e ai presidi territoriali e alla collaborazione con Enti esterni, Niguarda è impegnato nella gestione dell’intero processo di cura dei pazienti cronici anche fuori dalle mura ospedaliere, in una logica di continuità socio-assistenziale.
 

4) Polo di ricerca e formazione
La spinta la continuo miglioramento della cure rappresenta per i professionisti uno stimolo a studiare, sperimentare e fare ricerca. Per questo Niguarda è un polo per la ricerca scientifica e attrazione per i professionisti che richiedono un aggiornamento accreditato altamente qualificato.


Centro di riferimento nazionale e regionale per la cura e la diagnosi di numerose patologie, tra cui molte malattie rare, Niguarda è anche uno dei principali centri trapianti della Lombardia, eccellenza per le patologie cardiache, per le malattie tempo-dipendenti, i grandi traumi e l’emergenza.

L’alta professionalità degli operatori si integra con le più recenti ed avanzate tecnologie: RMN, PET, Radiologia interventistica, chirurgia robotica, gamma knife, acceleratori lineari, ultrasuoni focalizzati, camere iperbariche.

Niguarda è un luogo di cura e cultura per la salute, conoscerlo significa entrare in contatto con oltre 4.500 operatori, di cui circa 750 medici e oltre 2.000 tra infermieri, tecnici sanitari e della riabilitazione e ostetriche.


I PRIMATI DEL NIGUARDA

Ci sono alcune date che ci ricordano i numerosi primati raggiunti dall’ospedale che hanno dato vita a vere e proprie avanguardie nel panorama medico italiano ed internazionale.

honcode all'altezza dei bambini bollini rosa trapianti medaglia d'oro

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