Quali tecniche chirurgiche possono curare questo disturbo, e quali rischi ci sono? La parola al Dottor Adrea Cocci, urologo specialista in chirurgia genitale maschile.

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Domande

Intro

Che cos’è?

Come si cura?

Quante tecniche chirurgiche esistono?

Quali sono le tecniche per la conservazione dell'eiaculazione?

Quali sono le tecniche che non conservano l'eiaculazione?

Esiste il rischio di recidiva dopo l'operazione?

 

Informazioni

Intervista sul canale youtube di UPsalute con il dottor Andrea Cocci, Urologo Specialista in chirurgia genitale maschile. Università degli studi di Firenze, Ospedale Universitario Careggi, Firenze.

In questo capitolo analizziamo con il dottor Andrea Cocci i diversi approcci chirurgici per il trattamento dell'IPB.

Tema: Tecniche chirurgiche IPB

Che cos'è l' IPB? Con la definizione di Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB) si intende un aumento del volume prostatico che si verifica durante una seconda fase di crescita. Spesso per riferirsi all’IPB viene utilizzato l’acronimo inglese BPH (Benign Prostatic Hyperplasia).

In molti uomini, il normale aumento delle dimensioni della ghiandola crea un’ostruzione e determina quindi la comparsa di sintomi urinari (come ad esempio il getto debole, la sensazione di non svuotare del tutto, la necessità di andare spesso al bagno o di alzarsi la notte).

L'IPB è una condizione benigna. Ciò significa che non è cancro. Tuttavia, IPB e cancro possono verificarsi contemporaneamente poiché il tumore delle prostata e l’IPB colpiscono sedi diverse della ghiandola prostatica. Inoltre, i disturbi urinari possono evolvere ed aggravarsi (portando all’impossibilità di svuotare la vescica o all’insufficienza renale nei casi più estremi); questi sono alcuni dei motivi per cui è necessario eseguire visite urologiche specialistiche a partire dai 45-50 anni di età.

I disturbi causati dalla prostata incidono in maniera negativa nella qualità di vita di chi ne è affetto e possono influenzare anche l’attività sessuale nell’uomo.