La prostatite è un'infiammazione che colpisce la ghiandola prostatica. È una patologia che si manifesta prima dei 50 anni e che colpisce dal 30 al 50 percento la popolazione maschile sessualmente attiva; si potrebbe chiamare anche uretroprostatite in quanto il primo tratto di uretra, attraversando la prostata, viene coinvolto dall’infiammazione.

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La prostatite può essere inoltre responsabile dell’infertilità maschile essendo la prostata parte dell’apparato riproduttivo maschile: circa il 20% delle infertilità nell’uomo potrebbero essere causate degli stati infiammatori cronici della ghiandola prostatica e delle vescicole seminali.

La patologia si può presentare in diverse forme:

- prostatite acuta batterica, causata da un’infezione di tipo batterico della ghiandola prostatica;

- prostatite cronica batterica, dovuta ad una locale proliferazione di batteri che possono coinvolgere altre strutture quali: le vescicole seminali, i dotti deferenti, gli epididimi e i testicoli;

Prostatite

- prostatite cronica abatterica, può esordire a ogni età, ma in genere colpisce gli uomini sopra i 25. L'esordio sintomatico non è imputabile a cause rilevabili. Nelle forme asintomatiche, come indicato dal nome, non si manifestano sintomi che il paziente riesce a riferire: la sua presenza infatti non si accompagna a dolore o fastidio, con conseguente ritardo nella diagnosi.

Non è chiaro cosa causi la maggior parte dei casi di prostatite.

E’ importante ricercarne la causa, anche per trattare adeguatamente i sintomi.

Talora la prostatite si sviluppa a causa di una infezione batterica; molto spesso invece sono i nervi e i muscoli del bacino che causano dolore in seguito ad uno stato infiammatorio locale che colpisce i nervi nell'area.
 

La prostatite batterica è causata da un'infezione batterica nella prostata.

I batteri possono essere trovati nelle urine, nel liquido prostatico o negli esami del sangue.
 

La prostatite non batterica può essere collegata a infiammazione o irritazione dei nervi, lesioni o precedenti infezioni del tratto urinario, stress.

Questa forma di prostatite non ha segni di batteri nelle urine o nel liquido seminale.
 

Altre possibili cause del dolore pelvico possono anche derivare dalla presenza di tensione muscolare del pavimento pelvico, calcificazioni prostatiche, stenosi uretrale (restringimento dell'uretra) o tessuto cicatriziale, tumore alla prostata avanzato, iperplasia prostatica benigna.

Le cause della maggior parte dei casi di prostatite non sono completamente comprese.

Ma alcune condizioni possono aumentare il rischio di contrarre la prostatite causata da batteri. Ad esempio, la non corretta gestione di un catetere vescicale, una anomalia riscontrata nel tratto urinario, una infezione vescicale o di altri organi dell’apparato urinario (reni, testicoli, epididimi).

Nella prostatite esiste un rischio maggiore di affezione se in famiglia esistono uno o più portatori di questa malattia.

Prostatite

I sintomi riferiti dal paziente, aiutano l’urologo a porre una diagnosi tra i diversi tipi di prostatite.

Esistono infatti 4 diversi tipi di prostatite:
 

1) La prostatite acuta batterica:

I sintomi sono improvvisi e dolorosi, tali da rendere necessaria una valutazione urologica tempestiva; tra questi:

- Bruciore molto doloroso durante il passaggio dell'urina;

- Difficoltà a svuotare la vescica;

- Aumento della frequenza delle minzioni;

- Urgenza minzionale;

- Febbre, anche molto alta e con brivido;

- Dolore al pavimento pelvico.

Per la diagnosi può essere sufficiente un esame fisico e una esplorazione rettale, ma anche una urinocoltura e spermiocoltura sono utili per identificare il batterio che ha causato l’infezione.

 

2) La prostatite cronica batterica:

E' il tipo più raro di prostatite batterica. Può esordire a ogni età, ma in genere colpisce gli uomini over 25.

Come suggerisce il nome, è una condizione cronica, che si manifesta più volte nel tempo, che va e viene qualora presenti condizioni favorenti.

I sintomi possono presentarsi, attenuarsi, regredire e poi ricomparire; alcuni dei sintomi sono:

- Sensazione di bruciore durante il passaggio dell'urina;

- Necessità di urinare spesso;

- Dolore alla vescica, ai testicoli e al pene e tra gli organi sessuali e l'ano.

- Dolore con l'eiaculazione.

E' causata dalla proliferazione dei batteri a livello della prostata; può coinvolgere anche le vescicole seminali, i dotti deferenti, gli epididimi e i testicoli


3) La prostatite cronica/sindrome del dolore pelvico cronico:

E' il tipo più comune di prostatite.

Gli esami non rilevano la presenza di batteri patogeni (possono trovarsi eventualmente globuli bianchi nella spermiocoltura).

E' una infiammazione della prostata, dovuta al permanere di uno spasmo a carico della muscolatura del pavimento perineale (muscoli elevatori dell'ano), spesso con conseguente irritazione delle fibre nervose che raggiungono quest’area (nervi pudendi).

Alcuni dei sintomi sono:

- Problemi nel passaggio dell'urina (e talvolta con dolore);

- Dolore pressoché costante alla vescica, ai testicoli e al pene talora all'ano;

- Problemi e dolori con l'eiaculazione.

 

4) La prostatite infiammatoria asintomatica:

E' un'infiammazione della prostata ma non causa sintomi. Non è un'infezione.

Non si manifestano sintomi per questo tipo di prostatite, ma può essere diagnosticata e durante accertamenti eseguiti per altri motivi (per esempio in corso di biopsia prostatica).

In presenza di questi sintomi, è opportuno eseguire la valutazione con un urologo. Un urologo è un medico che cura i problemi delle vie urinarie e dei sistemi riproduttivi maschili.

Ogni tipo di prostatite richiede un trattamento diverso. Per questo è necessario capire quali siano le cause della sintomatologia.

Per trovare le risposte, è possibile utilizzare più di un tipo di test. Tra questi:

Esame rettale digitale

Viene eseguito mettendo un dito lubrificato e guantato nel retto. L’urologo premerà e tasterà la prostata per vedere se è ingrossata o dolorante. Chiederà al paziente quanto dolore prova durante questo test. In presenza di prostatite, questo esame potrebbe risultare momentaneamente fastidioso o doloroso.

Con questo esame, il riscontro di noduli o la compattezza della prostata, possono suggerire il cancro alla prostata e meriteranno quindi di essere ulteriormente indagati.

Esami delle urine, urinocoltura, spermiocoltura, tampone uretrale, test di Stamey

L’esame delle urine e l’urinocoltura si eseguono analizzando campioni di urina forniti dal paziente; la spermiocoltura, analizzando un campione di sperma.

Il tampone uretrale si ottiene infilando nell’uretra (il canale da cui esce l’urina) un piccolo tampone; tale esame può essere fastidioso essendo invasivo.

Il test di Stamey consiste in un prolungato massaggio prostatico eseguito tramite esplorazione rettale e la combinata raccolta di campioni di urina; anch’esso può essere fastidioso.

Gli esami colturali (urinocoltura, spermiocoltura, tampone uretrale, test di Stamey) si eseguono su un campione di urina, o di liquido spermatico o prostatico, e permettono di rilevare la presenza di batteri responsabili di infezioni a carico delle vie urinarie

Sarà l’urologo a determinare quali tra questi accertamenti sono necessari per porre una corretta diagnosi.

Ultrasuoni

Una ecografia prostatica transrettale o sovrapubica possono contribuire alla diagnosi, poiché forniscono informazioni circa il volume prostatico, la presenza di zone sospette in senso infiammatorio e non, la presenza di calcificazioni, il corretto svuotamento vescicale.

L’ecografia utilizza le onde sonore per mostrare inserita nel retto.

Cistoscopia

L’urologo, in casi selezionati, può guardare dentro l'uretra, la prostata e la vescica con un cistoscopio. Un cistoscopio è un telescopio lungo e sottile con una luce all'estremità; è un esame invasivo ma ben tollerato, in anestesia locale, eseguibile in ambulatorio e senza necessità di ricovero.

Uroflussometria/Studio urodinamico

Esami che consento di valutare il flusso di urina, la forza del flusso di urina, i meccanismi dello svuotamento vescicale.

Si può manifestare in uomini di qualsiasi fascia di età, ma interessa tra il 30 e il 50% degli uomini sessualmente attivi e in genere colpisce coloro che non hanno ancora raggiunto i cinquant'anni.

Il trattamento dipende dal tipo di prostatite e deve essere seguito anche se scomparsi i sintomi, per evitare le recidive e ricadute.

1) Prostatite batterica acuta

Necessario assumere antibiotici per almeno 14 giorni (da prolungare talora a 4 settimane); possibile dover modificare la terapia se non efficace. In casi più severi può essere necessario il ricovero in ospedale e la somministrazione di antibiotici attraverso una flebo (nelle vena). Può essere indicato il posizionamento di un catetere in presenza di difficoltosa minzione.

2) Prostatite batterica cronica

Gli antibiotici vanno assunto più a lungo, il più delle volte da 4 a 12 settimane. Circa tre su quattro dei casi di prostatite batterica cronica si risolvono con questo trattamento. A volte i sintomi ritornano e gli antibiotici sono nuovamente necessari. Per i casi che non rispondono a questo trattamento, vengono utilizzati antibiotici a basso dosaggio a lungo termine per alleviare i sintomi.

3) La prostatite cronica/sindrome del dolore pelvico cronico

Risultano spesso efficaci antinfiammatori o antiflogistici. Anche trattamenti di biofeedback per alleviare la tensione a livello del pavimento pelvico possono essere di aiuto.

La maggior parte dei casi di prostatite batterica acuta viene curata con il trattamento.

Sfortunatamente, spesso la prostatite cronica non è così facile da trattare.

La prostatite batterica cronica può ripresentarsi anche dopo la guarigione. Alcuni uomini devono convivere con i sintomi fino a quando l'infiammazione non scompare.

Altri medicinali o integratori possono essere suggeriti dall’urologo, da assumere per via orale o in forma di supposte, a seconda del quadro clinico.

I bagni caldi, le borse dell'acqua calda o gli scaldini possono aiutare ad alleviare il dolore.

Se rimanere seduti causa dolore, può essere utile un cuscino a ciambella o un cuscino gonfiabile.

Cambiamenti nella dieta possono alleviare alcuni sintomi.

Potrebbe giovare lo smettere di mangiare e bere alcuni cibi. Questi possono includere cibi piccanti o acidi e bevande contenenti caffeina, gassate o alcoliche.

Anche bere più acqua e mangiare più cibi freschi o non trasformati e meno zucchero è di aiuto. Utile anche fare esercizi fisici di rilassamento o smettere di fare attività che possono peggiorare il dolore (come andare in bicicletta, in moto, a cavallo, etc).

Alcuni uomini usano l'agopuntura per ridurre il dolore. L'agopuntura prevede l'inserimento di aghi molto sottili attraverso la pelle a diverse profondità e punti del corpo.

Non c'è motivo di interrompere la abituale attività sessuale a meno che non dia fastidio.

Una dieta sana è utile a tenere sotto controllo patologie di diverso genere come quelle cardiovascolari e anche la prostatite ne può trarre vantaggio.

Il consiglio: bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno evitando bevande alcoliche, gassate o ricche di zuccheri e ridurre l’assunzione di caffè (potrebbe avere effetti negativi in fase acuta).

Prostatite

Per quanto riguarda l’alimentazione, i cibi ricchi di vitamine, minerali e fibra quindi verdura e frutta, cereali integrali e legumi, pesce, sono i benvenuti. Occorre piuttosto ridurre i cibi contenenti grassi animali (grassi saturi), troppo piccanti e speziati. Ottimi invece i grassi di tipo insaturo ossia quelli contenuti nei vegetali, come ad esempio gli oli, i germogli e la frutta secca o quelli presenti nel pesce (omega3).

È preferibile aumentare il consumo di alimenti ricchi di vitamine e con effetto antinfiammatorio naturale quali: mirtilli rossi, uva ursina, pomodori, semi di zucca, tè verde. 

In caso di acuzia evitare:

- Pepe;

- Peperoncino e spezie in genere (curry, paprica ecc.);

- Cacciagione, carne di maiale, insaccati;

- Pesci grassi e molluschi;

- Sughi molto elaborati, fritture;

- Aceto e sottaceti;

- Panna e formaggi piccanti;

- Caffè , tè, cioccolata;

- Agrumi, uva e frutti di bosco;

- Peperoni, melanzane;

- Alcolici e superalcolici.

La maggior parte dei casi di prostatite non può essere prevenuta.

Un corretto stile di vita (attività fisica, alimentazione sana, mantenimento di peso corporeo adeguato) possono essere però di aiuto.

Una valida idratazione, il regolare svuotamento della vescica, l’avere rapporti sessuali sicuri possono ridurre le possibilità di contrarre la prostatite causata da alcune infezioni.

Prostata
Non sono presenti valutazioni dei sintomi per questa patologia.
Al momento, non sono presenti documenti associati a questa patologia.

Patologia: Prostatite cronica batterica
  • - Sensazione di bruciore durante il passaggio dell'urina
  • - Necessità di urinare spesso
  • - Dolore alla vescica, ai testicoli e al pene e tra gli organi sessuali e l'ano
  • - Dolore con l'eiaculazione

 

Patologia: La prostatite cronica/sindrome del dolore pelvico cronico
  • - Problemi nel passaggio dell'urina (e talvolta con dolore)
  • - Dolore pressoché costante alla vescica, ai testicoli e al pene talora all'ano
  • - Problemi e dolori con l'eiaculazione

 

Patologia: La prostatite infiammatoria asintomatica
  • - Non si manifestano sintomi per questo tipo di prostatite, ma può essere diagnosticata e durante accertamenti eseguiti per altri motivi (per esempio in corso di biopsia prostatica)